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Quattro trucchi per spendere di meno sulla bolletta della luce.

Consigli su come risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica.

Pochi temi sono sentiti quanto quelli che riguardano i soldi e, nello specifico, quelli che riguardano spese mensili obbligatorie. Per ovviare queste problematiche è bene conoscere nello specifico come ridurre i costi e poter, così, risparmiare sulla bolletta della luce. È possibile? Certamente lo è ma occorre utilizzare dei piccoli accorgimenti e, allo stesso tempo, avere una profonda conoscenza di quello che è il contratto di utenza che decidiamo di firmare.
Nello specifico possiamo elencare quattro piccoli segreti per ottenere delle positive sorprese dalle nostre bollette.

Conoscere le fasce di consumo della luce.

Risulta particolarmente interessante, per capire quando e come poter consumare, conoscere le fasce di consumo. Cosa sono? Si tratta della suddivisione oraria, stabilita dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e tesa a garantire una diversità dei costi a seconda del momento di consumo giornaliero. Conoscere tale distinzione serve a comprendere appieno quando è più o meno conveniente poter utilizzare i propri apparecchi energetici. Tali fasce sono direttamente proporzionali a quando la luce costa di più e sono, quindi, in relazione al costo necessario per produrre energia.

Esiste una fascia di orario più conveniente?

La risposta è secca: no, perché ciò dipende da quando si è in casa e i momenti in cui si necessita l’utilizzo di energia. Per saperne di più, occorre conoscere dettagliatamente tali fasce, identificabili così:
• F1: si tratta della fascia più comune in quanto si riferisce agli orari nei quali è previsto il massimo picco di consumo energetico causato da uffici e zone lavorative;
• F2: riguarda i momenti orari immediatamente precedenti o successivi quelli della fascia F1;
• F3: festivi e notti e, nello specifico, tutti gli orari nei quali è prevista una minore richiesta energetica da parte della società;
• F23: si tratta di un mix tra la F2 e la F3, già menzionate.

Scegliere il miglior fornitore di energia elettrica.

Di fornitori di energia il mercato è, ormai, pieno. La situazione prevede un eventuale crescita con la liberalizzazione del mercato dell’energia che, dal 2019, prevederà ulteriori stravolgimenti in itinere. In tal senso un confronto delle bollette permetterà di scoprire qual è quello che, nello specifico, presenta l’offerta migliore in un determinato momento. Inoltre risulta essere particolarmente utile conoscere, in relazione alle già citate fasce di consumo, i tipi di tariffe che si possono scegliere.
• Tariffa monoraria: il costo delle utenze dipenderà esclusivamente dall’orario in cui si consuma energia;
• Tariffa multioraria: in ogni ora il dispendio energetico avrà un costo diverso;
• Tariffa bioraria: è una combinazione delle due diverse e già citate tariffe e, in tal caso, i costi in bolletta dipenderanno sia dal prezzo standard stabilito dall’Autorità che dalla fascia oraria di consumo.

Occhio allo stand-by degli elettrodomestici.

Grandissimi amici della nostra vita domestica nonché semplificatori assoluti della quotidianità gli elettrodomestici rappresentano, a tutti gli effetti, delle potenziali armi a doppio taglio. Al fianco delle loro incredibili utilità nella nostra vita si può infatti affiancare la possibilità di avere dei costi in bolletta esagerati. Ciò è dovuto essenzialmente a quattro fattori:
• La classe energetica degli stessi (in generale, più sono antichi gli elettrodomestici e maggiore sarà il consumo);
• La grandezza degli apparecchi (più sono capienti e più richiederanno energia);
• Il tempo di utilizzo effettivo degli stessi;
• Lo stand-by, ossia quella fase in cui si trovano in attesa di ulteriori comandi.
Particolare attenzione va prestata soprattutto a quest’ultima parte; se quando utilizziamo un apparecchio lo portiamo sull’ON e quando lo spegniamo ne terminiamo la funzione con il bottone OFF questo momento rischia di essere un danno per le nostre bollette. Si tratta infatti di momenti nei quali gli elettrodomestici si mantegono allerta – solitamente attraverso spie fisse o intermittenti – generando comunque un dispendio di energia elettrica e un implicito aumento del nostro costo in bolletta.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia?

A tal pro possiamo conoscere quali sono i tre elettrodomestici di uso comune che, in casa, producono un più alto consumo energetico. Questi sono:
• Forno elettrico (consuma più di quello a gas);
• Lavatrice;
• Ferro da stiro.
Attenzione quindi al momento in cui decidiamo di utilizzarli e a quelli – sicuramente più frequenti – nei quali dobbiamo optare per disattivarli totalmente: è la bolletta che ce lo chiede.

Utilizzare dei sistemi per misurare i consumi energetici.

Lo sviluppo della tecnologia permette di tenere sotto controllo tutto il dispendio energetico dell’edificio. Questo fa sì che grazie a semplici applicazioni è possibile – dal proprio PC o ancor meglio dallo smarpthone, se lontani da casa – di poter misurare quello che è il consumo energetico derivato dalle proprie azioni. A tal senso un particolare sviluppo si è avuto nello studio e nell’applicazione dei cosiddetti smart meter, lettori intelligenti dei propri contatori che permettono di calcolare il consumo orario di acqua, luce e gas. Il loro utilizzo porta il duplice vantaggio per l’utente di conoscere per filo e per segno quanto si sta spendendo e, per il fornitore locale, di poter realizzare un calcolo e, quindi, una bolletta appropriata a ciò che si è realmente speso.