Guida alla scelta del videocitofono

Guida alla scelta del videocitofono

La scelta del videocitofono è un momento cruciale per chiunque stia per completare una ristrutturazione o voglia, più semplicemente, rendere più sicura la propria abitazione. Una rapida guida alla scelta del videocitofono potrebbe aiutare nell’impresa di fare chiarezza e ponderare meglio gli acquisti.
Premesso che è impossibile addentrarsi nei tecnicismi e in tutto ciò che ha a che vedere con cablaggi, impianti e collegamenti interni (per i quali sarebbe meglio affidarsi a un tecnico elettricista preparato e qualificato in impianti di videosorveglianza, che possa analizzare in loco la situazione),  possiamo suggerire alcuni trucchi per scegliere il videocitofono ideale dal punto di vista puramente funzionale.

 

Guida alla scelta del videocitofono: consigli per l’acquisto

Come ci spiega Emmebistore, azienda specializzata in sistemi di videosorveglianza e videocitofoni, i videocitofoni di buona qualità devono essere robusti e in grado di resistere alle intemperie senza che venga compromessa la qualità audio/video che sono in grado di restituire all’osservatore che li utilizza.

Per scegliere un videocitofono è inoltre necessario considerare:

  • Il numero delle pulsantiere: ovvero il numero di apparecchi da applicare all’esterno. Quanti devono essere? Dipende dal numero di ingressi dell’abitazione. Se ci sono porte sul retro, sarà necessario optare per 2 o più pulsantiere;
  • Il numero di comandi interni per la risposta: se l’appartamento che il videocitofono dovrà servire è piccolo o strutturato su un piano soltanto, ne basterà uno. In caso contrario sarebbe suggeribile prevedere un comando interno per ogni piano dell’abitazione o per ogni vano molto frequentato (es. cucina e camera da letto);
  • La tipologia dei comandi interni: in molte villette multi-familiari convivono nello stesso appartamento l’anziana nonna e, ad esempio, i giovanissimi nipoti. In base alle aree frequentate maggiormente da ambo i soggetti, risulterà utile predisporre sia comandi interni con monitor funzionali e tecnologici, che soluzioni più semplici e pratiche, intuitive, come i classici comandi interni con cornetta. Questo consentirà, all’interno della stessa struttura abitativa, di far coesistere la tecnologia più avanzata con la semplicità d’uso, perfetta per chi, con la tecnologia, non ci va molto d’accordo;
  • L’eventuale acquisto di sistemi di split: gli splitter di risposta consentono di aprire singolarmente, ad esempio, il cancello d’accesso al garage e il portone d’ingresso. Se assenti e non previsti nell’impianto, l’eventuale apertura di una porta scatenerà inevitabilmente anche l’apertura degli altri ingressi, di qualunque tipo essi siano. Se la soluzione abitativa prevede doppia porta o porta + garage, meglio dunque affidarsi a un buono splitter del segnale così da poterle governare singolarmente.